Recensione: La collaborazione lavorativa tra il leggendario pianista Keith Emerson e il cantante e polistrumentista Robert Berry è iniziata nel 1987. L’iconico manager Brian Lane (Yes, Asia, A-Ha, It Bites…) e Carl Palmer hanno organizzato l’incontro tra questi due prolifici musicisti. Il piano era di formare una band più melodica, che avrebbe permesso a Emerson, Berry e Palmer di seguire le orme del successo di Asia e GTR. Il risultato della collaborazione tra Emerson, Berry e Palmer è la band 3, con l’album “… To the Power of Three”, uscito per la Geffen Records nel 1988. Dopo il successo del debutto, è stata la stessa Geffen a spingere per la realizzazione di un secondo album, ma un restio Emerson ha finito con il decretare la rottura tra la band e l’etichetta. Al tempo, erano già state scritte diverse canzoni, successivamente inserite nel debutto solista di Robert Berry “Pilgrimage to a Point”. Nell’ottobre 2015 Robert Berry ha iniziato a parlare di un nuovo album dei 3 con Serafino Perugino, presidente della Frontiers, e con l’entusiasmo dei fan alla notizia vociferata, Keith Emerson è stato coinvolto ancora una volta. Lo scambio di idee musicali e le collaborazioni musicali hanno velocemente dato il via a un nuovo progetto, chiamato 3.2. Tutto era pronto: idee per nuovi brani, le tempistiche in studio, il contratto per il disco… e alla fine, la tragedia. La prematura scomparsa di Emerson ha gettato l’intero album nell’incertezza. Robert è stato lasciato solo con le idee musicali definitive di Keith. Da vecchie cassette, parti di tastiera registrate al telefono e lunghe discussioni su stile e melodie, i frammenti del disco sono stati nuovamente buttati giù e prodotti in “The Rules Have Changed”. Il risultato finale dei 3.2 è un album incentrato sui talenti di Berry. È un disco che merita di essere ascoltato da ogni fan del grande Keith Emerson e include alcune squisite parti strumentali che ogni fan della musica progressive sarà lieto di scoprire. |