Recensione: PESTILENCE è una delle band veterane della scena DEATH METAL !
Gli esordi della band risalgono al 1986 da un’idea del chitarrista/cantante Patrick Mameli ed il gruppo olandese ha debuttato sulla connazionale etichetta Roadrunner, suonando un THRASH DEATH METAL influenzato dai gruppi americani e tedeschi.
Con il terzo album “Testimony Of The Ancient” del 1991, il gruppo ha virato prepotentemente verso un DEATH METAL molto tecnico, con addirittura melodie JAZZ FUSION, inserendosi nel genere suonato anche da Death, Cynic ed Atheist.
Nei primi mesi del 2017 il capo della Hammerheart Records Guido Heijnens e Patrick Mameli hanno deciso di dare un glorioso impulso alla storia dei Pestilence. Il catalogo è stato ripreso in mano e ri-maneggiato per una serie di ristampe deluxe in doppio CD, mentre la band si sarebbe concentrata sul nuovo materiale.
Ecco quindi la nascita di “HADEON”, l’ottavo lavoro in studio della band, un desiderato e atteso ritorno alle radici old school del DEATH METAL, ma dotato di un sound fresco e PROGRESSIVE fortemente voluto dalla band. Il disco potrebbe essere il seguito del sopracitato “Testimony Of The Ancient” ma, naturalmente, contiene quel DEATH METAL potente ed oscuro ma rielaborato con un’attitudine PROGRESSIVE ed innovativa.
Tracklist:
1. Unholy Transcript
2. Non Physical Existent
3. Multi Dimensional
4. Oversoul
5. Materialization
6. Astral Projection
7. Discarnate Entity
8. Subvisions
9. Manifestations
10. Timeless
11. Ultra Demons
12. Layers Of Reality
13. Electro Magnetic |