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PARADISO - THE DIVINE COMEDY PART III

PARADISO - THE DIVINE COMEDY PART III

Artista: AA.VV.

Genere: ROCK PROGRESSIVE

Formato: CD

Recensione: Nel 2008 Colossus ha pubblicato “Dante’s Inferno”, primo cofanetto in una trilogia dedicata al Sommo Poeta.
È ora il momento del Purgatorio, il Paradiso è in uscita.
Quattro CD per i 33 canti del poema, 36 pezzi per 35 band (i Simon Says, che hanno chiuso l’Inferno, ritornano con un’introduzione e un pezzo di chiusura, e Pasini & Ragozza hanno inciso una bonus track).
Un’impresa titanica, e di nuovo un successo.

Prendiamo fiato ed elenchiamo le band partecipanti, in ordine di apparizione.
Simon Says (Svezia); Nemo (Francia); Kbridge (Italia); Ozone Player (Finlandia); Raimundo Rodulfo (Venezuela); Ten Midnight (Italia); Soulengine (Italia); Williwglass (Regno Unito); Atlantis1001 (Italia); Contrappunto Project (Italia); Sophya Baccini (Italia); Nexus (Argentina); Nuova Era (Italia); Survival (Paesi Bassi); Little Tragedies (Russia); Armalite (Italia); Phideaux (USA); Tommy Eriksson (Finlandia); Entrance (Cile); Maxwell’s Demon (USA); RAK (Svizzera); Colossus Project (Italia); Matthijs Herder (Paesi Bassi); Mad Crayon (Italia); Tabula Smaragdina (Ungheria/Romania); Blank Manuskript (Austria); Lady Lake (Paesi Bassi); Groovector (Finlandia); Mist Season (Finlandia); Flamborough Head (Paesi Bassi); Yesterdays (Ungheria/Romania); B612 (Venezuela); Equilibrio Vital (Venezuela); Jinetes Negros (Argentina); di nuovo i Simon Says (Svezia); Pasini & Ragozza (Italia).
Come al solito una rosa impressionante, con nomi che sono stati nelle orecchie di tanti per diversi anni affiancati a realtà emergenti, band affermate e combinazioni createsi appositamente per questo progetto.

Come al solito, il booklet spicca per la sua qualità grafica e di contenuti: vi si possono leggere una dettagliata presentazione del progetto, le line-up di tutte le band (con vari dettagli e contatti), i testi di tutti i pezzi tradotti, dove è il caso, in inglese...
il tutto ad opera del solito, magistrale Davide Guidoni, che anche stavolta raddoppia come musicista suonando la batteria in non meno di quattro pezzi (con Kbridge, Ozone Player, Nuova Era e Equilibrio Vital).

Come ci si può aspettare, parlare di un lavoro di una tale magnitudine e di una tale qualità è estremamente complicato.
Rispetto al precedente “Inferno” (che, anche se per poco, rimane il mio preferito tra tutti i progetti di Colossus) ci sono meno brani che spiccano per avere uno stile differente dagli altri.
L’unico pezzo ad andare chiaramente “fuori dal coro” è forse la bonus track di Pasini & Ragozza, un tentativo non perfettamente riuscito di coniugare una base di classico prog con delle voci che richiamano, anche se alla lontana, i Magma e il loro Zeuhl – anche se sono cantate in un italiano comprensibilissimo.
I Simon Says, questa volta rappresentati dal solo Stefan Renström, sono come sempre brillanti con i loro due brevi ma incisivi brano strumentali.
Trascinanti i Colossus Project guidati da Alfio Costa, interessantissimi i Jinetes Negros e gli Equilibrio Vital, magistrali come sempre gli Yesterdays e i Tabula Smaradgina, entrambi guidati da Bogáti-Bokor Ákos, e ottimi i Little Tragedies.

Ancora una volta, poi, il brano solista inciso da Andrea Cavallo (come al solito sotto il nome di Contrappunto Project) al piano solo brilla per complessità e trascina come non pochi, perfettamente piazzato in apertura al secondo CD e seguito dal bel pezzo di Sophya Baccini.

Insomma Marco Bernard, Colossus e la MUSEA si superano un’altra volta, con un altro cofanetto bellissimo ed imperdibile.
Complimenti.

Prezzo: 39 €