Recensione: Mai timido riguardo alle sue sofferenze personali, la mente degli SHINING Niklas Kvarforth
tortura e mette a nudo ancora una volta la sua anima con “X – VARG UTAN FLOCK”. La sua
rabbia, la confusione, il dolore e i suoi tormenti sono tutti estremamente vivi e tangibili nel decimo
album della prolifica band di SUICIDAL BLACK METAL.
Per dare un termine di paragone, il leggendario “V – Halmstad” è probabilmente il più vicino come
stile al nuovo album, anche se tutte le influenze fuse ed evidenziate dagli SHINING nel loro
precedente capolavoro “IX – Everyone, Everything, Everywhere, Ends” (2015) sono sempre ben
presenti. Eclettiche influenze dal mondo del progressive rock, jazz, musica classica e persino
elementi pop, hanno lasciato il segno. A questi si aggiungono i profondi ed emotivi lamenti di
Niklas Kvarforth, che emergono dalle oscure profondità della sua mente tormentata e vanno oltre
la solita scala delle band METAL, travolgendo per capacità e varietà.
“X – VARG UTAN FLOCK” è un capolavoro musicale che va oltre le classiche limitazioni tra
generi ed è uno speciale tributo della band a ciò che una mente tormentata è capace di fare
quando è guidata da un’appassionata voglia di eccellere e andare oltre. |